Gatto Panceri è vivo, è un vulcano di energia e più in forma che mai!

Parlare della biografia di Gatto Panceri è davvero difficile. Un artista nel vero senso della parola a 360 gradi, oggi più che mai. Tra alcune delle sue collaborazioni ci sono Andrea Bocelli-Giorgia, i quali hanno portato al successo “Vivo per lei“, venduta poi in tutto il mondo, e poi Mina, Mietta, Gianni Morandi, Fausto Leali, Massimo Ranieri, Riccardo Fogli e molti altri grandi artisti hai quali ha regalato delle vere perle.

Ho avuto il piacere e l’onore di poterlo intervistare riguardo appunto al suo ritorno sulle scene musicali, sentiamo un po’ cosa ci racconta…

Luigi Maria Panceri…

Forse sarà una domanda banale, ma non ho mai capito da dove arrivi il nome d’arte “Gatto”. Diciamolo!

“Gatto” è un soprannome che mi hanno dato già da piccolo quando andavo a scuola, per la mia vivacità. Quando poi mi sono ritrovato a cercare un nome d’arte, ho deciso di adottarlo, aggiungndo il mio vero cognome che è Panceri.

Hai scritto musica e testi oltre che per te, anche per artisti di altissimo livello, direi il top.

Come è successo che i tuoi brani siano arrivati alle loro orecchie?

Puoi raccontarci di un caso specifico?

Il mio lavoro di autore è stato avvantaggiato dal fatto che sono anche cantante. I miei colleghi sanno bene che scrivo tante canzoni e che spesso le regalo alle loro voci, soprattutto a quelli che non le scrivono. Ad esempio Gianni Morandi dopo aver sentito che i miei pezzi sono andati bene in radio nel 1992-93-94, mi chiese se avevo una canzone adatta a lui. io l’avevo, si chiamava “La voce”, gli è piaciuta e glie l’ho data. E l’ha incisa.

La tua biografia artistica è davvero spaventosamente ricca e illustre, ma dialogare con te, percepire la tua semplicità e normalità con cui ti rapporti con le persone è davvero piacevole. Da te traspare una serenità interiore, la consapevolezza della realtà musicale di questo periodo storico.

Qual’è il tuo pensiero a proposito di questo argomento , e cosa sarà il futuro della musica per Gatto Panceri?

Come hai elaborato questo cambiamento degli ultimi anni da musicista?

Purtoppo il futuro della musica non lo vedo roseo perchè, ad esempio, in Italia si cercano interpreti soltanto attraverso i talent show, cioè soggetti dalle belle voci, e non si fa nulla per cercare nuovi autori, nuovi Mogol, nuovi Biagio Antonacci, i Gatto Panceri. Questi ultimi vengono lasciati completamente da soli perchè sono fuori dai meccanismi dei talent, dei canterini. Da questo punto di vista prevedo un futuro pieno di cantanti con brutte canzoni come si è dimostrato nell’ultimo decennio. La musica di qualità ovviamente ne risente. C’è poi la piaga che la gente non compera più musica perchè internet glie la regala praticamente, ed è difficile pensare di cambiare un atteggiamento economico mondiale. Credo che la musica sarà sempre meno un lavoro o fonte di guadagno, specialmente per chi è agli inizi. Sarà un business soltanto per i pochi vincitori di talent show che hanno un appoggio televisivo importante,  per i big che hanno ancora la forza di riempire gli stadi durante le loro tournèe, che poi sono quei  10-15 artisti che vanno alla grande. Tutti gli altri fanno musica esclusivamente per piacere o per loro bisogno interiore.

E’ talmente difficile raccontare di tutte le tue collaborazioni che a questo punto penso sia meglio domandare a te qual’è stata per te la più importante ed emozionante della tua carriera.

La più interessante ed importante mia collaborazione è stata sicuramente quella con Andrea Boccelli con il brano “Vivo per lei”, in quanto dopo che l’ha inciso questa canzone che è stata cantata in duetto con Giorgia non è stata venduta solo in Italia, ma in tutto il mondo. E’ motivo di grande emozione per me solamente il pensiero.

Sei da poco uscito con un singolo e un video di “Un qualunque posto fuori o dentro di te” , un tuo vecchio successo.

A chi è dedicata questa canzone?

“Un qualunque posto fuori o dentro di te” è una dedica  romantica all’amore, ma in realtà anche una ricerca di un posto nel cuore di una persona nel mondo da vedere in senso “largo”. Penso che sia piaciuto quando è uscito questo pezzo e vedo che piace ancora adesso, perchè racconta di un bisogno di essere accuditi che abbiamo tutti, di poter avere il nostro nido in questa società tra le braccia di qualcuno che ci ama, nella famiglia.

Probabilmente un testo così poteva scriverlo solamente una persona che è venuta al mondo come ad esempio un figlio di ragazza madre, quindi alla ricerca di un posto sicuro, di solidità.

Un video davvero ben fatto.

Gatto Panceri si presenta al suo pubblico in un nuovo look.

Segno di un cambiamento interiore?

Il nuovo look non è stato pensato da stilisti o persone che curano l’immagine, solamente dal destino che ha voluto che i miei capelli cadessero tutti. Rimasti in pochi , ho deciso di rasarli a zero, un look che mi piace. Ero stanco di adottare la stessa pettinatura, ed ho optato per l’accettazione estetica, frutto della maturità, specie ora dopo i cinquant’anni quando non ne hai più la paura, e capisci che è importante quello che hai dentro di ciò che sei fuori. Se scrivi belle canzoni non conta se hai i capelli lunghi, biondi o neri, non cambia nulla per il pubblico secondo me.

Hai dichiarato che è solo l’anticipo di un tuo album che consideri molto importante sia come impegno lavorativo, sia come investimento, e che farà appunto parte dei 19 pezzi contenuti in esso.

Un piccolo anticipo per dire: “sono vivo!”

Perchè questa affermazione?

Ci ho messo 5 anni per realizzare queste 19 canzoni, e qualcuno poteva pensare che avessi cambiato lavoro, che non facessi più il cantante. Si sa che in questo ambiente quando sparisci per un po’ tutti si chiedono “ma dov’è?”. in realtà sono stravivo, ed ho preparato un superdisco, anzi, praticamente un doppio superdisco. Ovvio che se ci avessi messo tanto tempo per fare un cd di 10 brani come fanno tutti, sarei fuori tempo già da due anni. Ho volutamente farlo strapotente, strabello, stracurato…ricco di tracce e mi ci è voluto parecchio tempo. L’uscita di “Un qualunque posto fuori o dentro di te”, mandato in rotazione su tutte le radio stava a comunicare che Gatto sta per tornare con un cd nuovo di zecca. Con molta umiltà, io non credo di essere eterno nella memoria di nessuno, e quando manco per un po’ di tempo, devo comunicare che sto ritornando.

Si chiamerà “Pelle d’oca e lividi”, aspetteremo questa strepitosa sorpresa.

Mi fa sorridere una tua espressione in merito: ”Mi manca solo di prendere un camioncino e distribuire il cd personalmente ai negozi, e poi, ho fatto veramente tutto io!”

Raccontaci tutto….

Questo album mi vede protagonista sotto diverse vesti, ho scritto tutti i testi, tutte le musiche delle canzoni, , le ho arrangiate completamente in autonomia, e le ho prodotte sia artisticamente  che economicamente. Avrei potuto avere delle discografie interessate a finanziare questo lavoro, ma ho ritenuto che i loro budget  fossero troppo bassi per poter realizzare ciò che avevo in mente. ho messo mano allora al mio portafoglio, realizzandolo con le mie sole forze, potendo in questo modo fare ciò avevo in mente, esattamente lo avevo pensato. 

Alcuni degli onorevoli addetti ai lavori hanno avuto il piacere di ascoltarlo rimanendone colpiti per la cura con cui è stato realizzato.

Cosa cosa c’è in esso di così particolare?

Lo sento particolarmente mio per la prima volta, perchè investo tutti i ruoli. Sono anche per la prima volta editore, proprietario di queste canzoni avendo aperto le mie edizioni, guarda caso col nome di Vivo Per Lei Edizioni delle quali sono titolare. Oltre ad essere discografico di me stesso e produttore. Ecco perchè a volte dico scherzosamente  che mi manca solo di stampare le copie personalmente, e poi portarle in giro nei negozi. E poi avrei fatto davvero tutto, la battuta viene logica. E’ un lavoro molto diverso da quelli usciti negli ultimi anni in Italia proprio perchè nessuno vuole spenderci tempo, cura, fatica e soldi per realizzare ogni traccia.Spesso si opta per qualcosa di elettronico velocemente confezionabile. In un paio di giorni  si fanno tutte le chitarre di un album, mediamente. Con la mentalità che i dischi non si vendono più, ed è definito un modo da pazzi sotto il punto di vista economico spendere soldi, tempo, impegno e fatica per qualcosa che non ha mercato. Siccome io la musica la faccio per  il piacere di farla, non riesco a realizzarla in altro modo. Chiunque ha sentito questo cd, si è accorto del lavorio, del pregio degli arrangiamenti, e della cura sulle voci.

Si vocifera su di una tua possibile uscita letteraria che sta già nel tuo cassetto.

I gatti si dice abbiano sette vite, a parte quella da musicista e autore, quella nuova come scrittore, ne rimangono altre cinque…

Quali altre passioni coltiva Gatto Panceri?

Negli ultimi cinque anni ho scritto nei ritagli di tempo una mia autobiografia, naturalmente non ho voluto di proposito farla classica, sono cinquanta racconti.

Il libro uscirà credo per fine anno e si intitolerà “Vite da Gatto”, perchè ogni persona, non solo i gatti, può rinascere  più volte, nel senso che la vita stessa cambia spesso il suo corso. Ci sono episodi che determinano la fina di una vita e l’inizio di una nuova, all’interno della vita fisica stessa, vite spirituali. La mia vita è cambiata spesso dalla mia nascita in poi, a partire da quando ero un operaio, poi insegnante di musica. Da lì, Mina sceglie una mia canzone e divento autore, poi la Universal mi ha fatto un contratto discografico, e divento cantante. Insomma…ogni persona che ha più vite all’interno di una vita sola.

Cinquanta racconti alla fine dei quali il lettore comprende la mia biografia, quello che ho fatto, ciò che non sono riuscito a fare, e i miei sogni, a partire dalla storia di mia madre, di un padre che non ho mai conosciuto. Svelo un po’ di tutto fino ad ora l’ho fatto con le mie canzoni, questa volta l’ho impresso sulle pagine di un libro.

Grazie per avermi onorata della tua cortese disponibilità raccontandomi la tua arte.

Attendiamo con curiosità il tuo nuovo album.

Lucilla Corioni



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